1. ITALIA

    AvatarBy rector il 30 Dec. 2015
    +1   -1    1 Comments   99 Views
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    Last Post by rector il 5 Oct. 2018
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  2. dedica a.....

    AvatarBy rector il 19 Sep. 2015
    +1   -1    2 Comments   80 Views
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    video dedicato ai falsi anti-italiani che amministrano il forum irredentismo nazionalismo italiano, con special dedica al flavio dip e il grande traditore karplus.

    [IMG][/IMG]

    Edited by rector - 26/9/2015, 17:43
    Last Post by rector il 28 Oct. 2015
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  3. AMOR DI PATRIA

    AvatarBy rector il 4 Feb. 2015
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    Last Post by rector il 10 June 2015
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  4. GIUSEPPE MAZZINI

    AvatarBy rector il 19 Dec. 2014
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    L'EROE ITALICO GIUSEPPE MAZZINI

    ECCO L'ISCRIZIONE CHE GLI DEDICO' IL CARDUCCI.


    a1835g
    Last Post by rector il 19 Dec. 2014
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  5. L'EROE NAZARIO SAURO

    AvatarBy rector il 3 April 2012
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    img312-01NAZARIO SAURO
    Glorioso patriota italiano e Ufficiale di marina, nato a Capodistria il 20 settembre 1880 e morto a Pola il 10 agosto 1916. Mai sopportò l'oppressione e la tirannide dello straniero nella sua Istria. Ufficiale della marina austriaca, allo scoppio della prima guerra mondiale emigrò a Venezia dove tosto si mettè in diretta e assidua comunione con i profughi irredenti colà convenuti. Nel maggio del 1915 si arruolò volontario nella marina da guerra italiana come tenente di vascello e partecipò a numerose imprese in acque nemiche, grazie alla profonda conoscenza delle coste istriane, quarnerine e dalmate e distinguendosi per numerose e audaci azioni. Tali imprese riscossero l'ammirazione viva e gli encomi solenni dei superiori, tanto che dopo breve tempo gli venne assegnata la medaglia d'argento al valor militare e la croce di cavaliere della corona d'Italia. Ma, in una di queste, il 31 luglio 1916, mentre a bordo del sommergibile "Giacinto Pullino" era in missione verso il porto di Pola (allora sotto il dominio austro-ungarico), s' incagliò sull'isolotto della Galiola, all'ingresso del golfo del Quarnero. Fatto prigioniero con tutto l'equipaggio, fu riconosciuto da un ignobile e deferito al Tribunale di guerra che lo condannò a morte per alto tradimento. Durante il processo anche la madre cercò di salvarlo non riconoscendolo come suo figlio.
    Il 10 agosto 1916 il nostro indimenticabile Eroe salì il patibolo innalzato dagli asburgo nel cortile delle carceri militari di Pola. Prima di porgere il collo al boia assassino, Nazario Sauro gridò con voce possente: "Viva l'Italia Morte all'Austria". Ripetè il grido lancinante per ben tre volte e serenamente si preparò a morire. Così fieramente si concluse la vita di uno dei più grandi martiri dell'Irredentismo italiano.
    Alla sua memoria fu concessa Medaglia d'oro al valor militare
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    Edited by rector - 20/12/2014, 17:25
    Last Post by rector il 3 April 2012
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  6. GOFFREDO MAMELI

    AvatarBy rector il 20 Feb. 2012
    +1   -1    0 Comments   73 Views
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    Fratelli d'Italia…

    Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana.


    Il poeta

    Goffredo Mameli dei Mannelli nasce a Genova il 5 settembre 1827. Studente e poeta precocissimo, di sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al mazzinianesimo nel 1847, l'anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme e compone Il Canto degli Italiani. D'ora in poi, la vita del poeta-soldato sarà dedicata interamente alla causa italiana: nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere gli Austriaci sul Mincio col grado di capitano dei bersaglieri. Dopo l'armistizio Salasco, torna a Genova, collabora con Garibaldi e, in novembre, raggiunge Roma dove, il 9 febbraio 1849, viene proclamata la Repubblica. Nonostante la febbre, è sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai Francesi: il 3 giugno è ferito alla gamba sinistra, che dovrà essere amputata per la sopraggiunta cancrena. Muore d'infezione il 6 luglio, alle sette e mezza del mattino, a soli ventidue anni.
    Le sue spoglie riposano nel Mausoleo Ossario del Gianicolo.



    Il musicista

    Michele Novaro nacque il 23 ottobre 1818 a Genova, dove studiò composizione e canto. Nel 1847 è a Torino, con un contratto di secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano. Convinto liberale, offrì alla causa dell'indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine di canti patriottici e organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese garibaldine. Di indole modesta, non trasse alcun vantaggio dal suo inno più famoso, neanche dopo l'Unità. Tornato a Genova, fra il 1864 e il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, alla quale avrebbe dedicato tutto il suo impegno. Morì povero, il 21 ottobre 1885, e lo scorcio della sua vita fu segnato da difficoltà finanziarie e da problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un monumento funebre nel cim...

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    Last Post by rector il 20 Feb. 2012
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  7. EROE DELLA STIRPE ITALICA.

    AvatarBy rector il 13 Feb. 2012
    +1   -1    0 Comments   79 Views
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    Nazario Sauro nelle carceri di Pola poco prima di salire il patibolo.

    Il porto militare di Trieste era ben guarnito di sbarramenti e mine. Quella notte, poi, persistenti piovaschi rendevano pericolosa la navigazione anche a chi conosceva le rotte dì sicurezza. Eppure un grosso piroscafo carico munizioni era saltato in aria, raggiunto da una torpediniera italiana. Un'altra volta, a Pirano, tre siluranti s'erano avvicinate a un tiro di schioppo dal costa, facendo rotta fra i fondali e dimostrando di riconoscerli meglio pescherecci locali. L'ammiraglio austriaco sapeva che incursioni come queste erano guidate da piloti istriani. « Irredenti » li chiamavano gli italiani. E soltanto un pilota come Nazario Sauro, nato e cresciuto a Capodistria, praticissimo dei canali per avervi navigato al comando di un veliero fino allo scoppio del guerra, poteva scansare gli ostacoli con tanta disinvoltura. Nazario Sauro aveva avuto anche l'ardire di sbarcare in pieno giorno porto di Parenzo. « Su moveve ! Lighè la zima che dovemo ormegiar », urlò dal cacciatorpediniere Zeffiro, lanciando una gomena ai tre soldati austrici che lo guardavano interdetti. E siccome quelli si muovevano impacciati da1 fucile: « Macachi! », li incitò, sempre interpellandoli in dialetto istriano, « Cusì no podè lavorar; toleve de dosso el fusil e lavorarè megio». Saltato a terra e agguantatone uno, lo portò di peso a bordo e si fece dire in qual direzione dovesse puntare i cannoni per colpire una base segreta di idrovolanti. Nazario Sauro era anche quel tale che alcuni anni prima, a Trieste, era stato condannato a quattordici giorni di prigione perché, in un litigio con un capitano marittimo austriaco, suo collega, dettogli tutto quel che gli veniva, aveva concluso: " E porco anca el governo che te mantien ».
    Discendente d'una famiglia di antichi coloni romani e suddito dell'imperatore Francesco Giuseppe per ragioni di confine, alla visita Nazario Sauro era stato riformato dai medici austriaci a causa di un difetto a un occhio. Ma potevano richiamarlo da un momento all'altro. Fuggito a Venezia con la famiglia prima dell'intervento italiano, s'era poi arruolato volontario in marina, dove dimostrò di vederci benissimo. In quattordici mesi, partecipò a sessanta mìssioni di guerra. Per il tenente di vascello Sauro, il 30 luglio 1916, giunse l'ordine di imbarcarsi sul sommergibile Pullino. Ci andò di malavoglia. Era già stato altre volte sui sommergibili, ma non glì piacevano. Diceva che preferiva sentirsi il vento in faccia e vedere il nemico mentre lo colpiva. Quella sera, forse ebbe anche un presentimento e, prima di salire a bordo, passò da un amico al quale consegnò due lettere, una per i figli e l'altra per la moglie. Il Pullino era dìretto a Fiume, col compito di penetrare nel porto e silurare un piroscafo. Verso mezzanotte imboccò il Quarnaro tra banchi di nebbia pesante. Secondo i dati della navigazione stimata, a quell...

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    Last Post by rector il 13 Feb. 2012
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  8. L'AMOR DI PATRIA

    AvatarBy rector il 11 Feb. 2012
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    L’amor di patria

    Perchè amate l’Italia.

    Perchè amo l’Italia?

    Non ti si son presentate subito cento risposte?

    Io amo l’Italia perchè mia madre è italiana, perchè il sangue che mi scorre nelle vene è italiano, perchè è italiana la terra dove son sepolti i morti che mia madre piange e che mio padre venera, perchè la città dove son nato, la lingua che parlo, i libri che mi educano, perchè mio fratello, mia sorella, i miei compagni, e il grande popolo in mezzo a cui vivo, e la bella natura che mi circonda, e tutto ciò che vedo, che amo, che studio, che ammiro, è italiano.

    Oh, tu non puoi ancora sentirlo intero quest’affetto! Lo sentirai quando sarai un uomo, quando ritornando da un viaggio lungo, dopo una lunga assenza, e affacciandoti una mattina al parapetto del bastimento, vedrai all’orizzonte le grandi montagne azzurre del tuo paese; lo sentiraiallora nell’onda impetuosa di tenerezza che t’empirà gli occhi di lagrime e ti strapperà un gridodal cuore.

    Lo sentirai in qualche grande città lontana, nell’impulso dell’anima che ti spingerà tra la folla sconosciuta verso un operaio sconosciuto, dal quale avrai inteso, passandogli accanto, una parola della tua lingua.

    lo sentirai nello sdegno doloroso e superbo che ti getterà il sangue alla fronte, quando udrai ingiuriare il tuo paese dalla bocca di uno straniero.

    Dal Libro Cuore di Edmondo De Amicis
    Last Post by rector il 11 Feb. 2012
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  9. AHI SERVA ITALIA

    AvatarBy rector il 10 Feb. 2012
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    Ahi Serva Italia - Breve storia del nome Italia


    http://italia.onwww.net/

    Edited by rector - 11/2/2012, 17:53
    Last Post by rector il 10 Feb. 2012
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