NOTA SCRITTA DAL PATRIOTA ITALIANO DECLEGIO.
Breve storia della Dalmazia dalle origini al 1918 tratta da uno studio del grande Patriota e irredentista Dott. Prof. Giotto Dainelli (gloria a Lui) e pubblicata nel 1918 dall’Istituto Geografico de Agostini
Di insediamenti umani in Dalmazia risalenti ai tempi preistorici si hanno abbastanza numerosi documenti, i quali testimoniano di due diversi periodi, quello della pietra, e quello dei castellieri; dei quali resti i primi sono più frequenti nelle grotte delle isole, i secondi sulla terra ferma.
Ma delle vicende attraversate dalla Dalmazia fino a gli ultimi secoli innanzi Cristo, ben poco sappiamo, e poco anche dei suoi abitanti, gli Illiri, tra i quali più precisamente Dalmati furono detti quelli insediati tra la Narenta e il Tizio, dal nome della loro cittadella principale, cioè Delminium.
Fra queste antiche popolazioni illiriche si formarono sulle isole e sulle coste di terra ferma. Insediamenti di fenici e greci, dei quali specialmente i secondi costituirono numerose colonie, dando origine a centri che ancora oggi sopravvivono al lungo corso dei secoli.
Successivamente incursioni di Galli dettero luogo ad una signoria celto-illirica, la quale raggiunse una abbastanza grande potenza nel III secolo A.C. ma i Romani, in guerra allora con i Cartaginesi, compresero quanto a loro fosse necessario il dominio dell’Adriatico e, per questo, quello dell’opposta riva; sì che, chiusa la prima guerra punica, iniziarono (229 A.C.) la serie di quelle dieci guerre illiriche che li condussero (78 A.C.) al possesso completo della regione ad oriente dell’Adriatico.
Nell’ordinamento di Augusto la Dalmazia comprese tutta la regione dell’Arsa, in istria, fino al Drin, in Albania, e dalla costa nell’interno fino quasi alla Sava: Nell’ordinamento di Diocleziano furono lievemente modificati i limiti lungo la costa, cioè a settentrione non più l’Arsa ma l’estremità del Quarnaro e a mezzogiorno non più il Drin ma il margine occidentale del lago di Scutari.
Caduto l’Impero d’Occidente la Dalmazia costituì l’effimero regio di Giulio Nepote (476/480); poi fu compresa nel regio italiano di odoacre, (480/493) e quindi in quello degli ostrogoti, signori dell’Italia (493/553). Vinti poi dai bizantini la Dalmazia passò all’impero d’oriente, restando però sotto il governo degli esarchi di Ravenna (553/568).
Ma l’unità politica d’italia non si mantenne a lungo, anzi, fiu subito turbata con la discesa dei longobardi; e la Dalmazia, premuta dalle orde degli Avari, sfuggì temporaneamente alla influenza di bisanzio, che pure si mantenne in molte isole ed in molte città coatiere, più che altro indirettamente, perché queste isole e queste città costiere sentivano già fin da allora la speciale attrazione verso il ducato di Venezia più che verso l’impero lonatano (568/774).
Le orde degli Avari, però, si ritrassero, e la Dalmazia tornò in gran parte legata direttamente a Bisan...
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