Replying to EROE ITALICO

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  1. Posted 22/12/2014, 19:32
    Movimento Irredentista Italiano (pagina ufficiale)

    20 Dicembre 1882 - 20 Dicembre 2014

    Il Movimento Irredentista Italiano commemora il 132° anniversario del Martirio di Guglielmo Oberdan per mano dell'impiccatore austriaco.

    Ricordiamo il sacrificio di uno dei più eroici figli d'Italia, ricordiamo il patriota, l'irredentista, il nobile idealista ed il puro italiano che, con il proprio Martirio, pegno di vittoria per la liberazione delle terre irredente dall'oppressione asburgica, volle e seppe riaccendere negli animi degli italiani il desiderio di riscatto nazionale.

    Patriota Guglielmo Oberdan: PRESENTE!
  2. Posted 16/12/2014, 17:09
    GUGLIELMO OBERDAN.
    morto santamente per l'Italia
    terrore, ammonimento, rimprovero
    ai tiranni di fuori
    ai vigliacchi di dentro.
    G. CARDUCCI


    image






    Guglielmo Oberdan
    Nacque a Trieste il 1 Febbraio 1858. Ebbe un'infanzia molto difficile a causa della situazione familiare. Compiuti gli studi medi nel 1877, per conseguire la laurea in matematica Guglielmo Oberdan dovette iscriversi al Politecnico di Vienna, usufruendo di una borsa di studio. L'ambiente universitario, composto da Tedeschi, Austriaci, Italiani e Slavi, le diverse condizioni politiche dei Paesi di provenienza, e quindi le diverse aspirazioni di quei giovani, provocavano conversazioni animatissime. Guglielmo Oberdan, fervente irredentista, aveva nello studente austriacante Cristoforo Busich, il suo più acceso contraddittore; un giorno esasperato gli gridò: «Tu, con queste idee, finirai poliziotto dell'Imperatore!» E la risposta fu: «E tu, con le tue, finirai sulla forca!» Due frasi sinistramente profetiche.
    Nel 1878 Oberdan fu chiamato alle armi dal governo austriaco. Doveva presentarsi alla caserma di Trieste e partì da Vienna dopo aver salutato mestamente gli amici. A Trieste fu arruolato nella 14a Compagnia del 22° Reggimento Weber. Questo Reggimento doveva raggiungere la Bosnia e l'Erzegovina per sedare le violente insurrezioni che vi erano scoppiate contro l'Austria. Irredentista, Oberdan non poteva combattere contro un popolo oppresso: decise allora di fuggire insieme con due compagni di Pirano. I tre giovani raggiunsero di notte la sponda italiana sul battello «Stella d'Italia». Poi Oberdan, che già era iscritto all'associazione «L'Italia irredenta», fondata nel maggio del 1877, si recò a Roma, dove fu accolto con entusiasmo dagli altri profughi.
    Ma l'Italia, firmando il patto della Triplice Alleanza con l'Austria e la Germania nel 1882, sembrava rinunciare definitivamente alle sue rivendicazioni territoriali. Nell'impossibilità di combattere tutti insieme per la causa comune, Guglielmo Oberdan cominciò ad accarezzare l'idea del sacrificio isolato, come unica soluzione possibile.

    Quando si diffuse la notizia che l'Imperatore Francesco Giuseppe il 17 settembre 1882 sarebbe stato a Trieste per commemorare la dedizione della città all'Austria avvenuta nel 1382, Oberdan, ritenendo giunto il momento d'agire, decise di partire per Trieste. Agli amici che lo sconsigliavano disse: «Se nessuno mi seguirà, andrò anche solo! Sì, anche solo! Se non altro getterò il mio cadavere fra l'Imperatore e l'Italia!»
    Aveva appena varcato il confine quando, per la delazione di una spia, l'avvocato Fabio Basilisco, fu arrestato. Sottoposto a processo, fu condannato all'impiccagione. La sentenza fu eseguita il 20 dicembre 1882, alle 7 del mattino.
  3. Posted 15/12/2014, 18:26
    Raziel, sei tu che devi ritornare a casa, qui e' ITALIA, lascia perdere I falsi idoli del forum irredentismo italiano, ti hanno declassato e poi. ipocritamente, ti hanno riabilitato, ma hai stima di te stesso? quell forum e' diventato una chiavica anti-italiana, medita.
  4. Posted 8/12/2014, 16:57
    CITAZIONE (_Raziel_ @ 28/3/2012, 23:25) 
    torna a casa rec

    __________________________________________________________________________________________

    AVE grande patriota Raziel, sotto tuo consiglio ritornai, ora va a dare un'occhiata di come si e ridotto irredentismo e nazionalismo forum, un covo di anti-italiani e di traditori, li l'amor Patrio e' sparito, e guai a elogiarlo, ti minacciano di ban e censurano i messaggi, qui nessun messaggio verra' mai censurato, qui non si mira alla scalata classifica del forum qui e' un LIBERO spazzio nel web dedicato all'Italianita'.
  5. Posted 28/3/2012, 23:25
    torna a casa rec
  6. Posted 28/3/2012, 14:42
    Tenente Italo Stagno
    Stagno Italo , nato nel 1902 a Cagliari.
    Tenente di complemento 1° Reggimento Alpini Divisione “Cuneense”
    Figura di primo piano nel sindacalismo nazionale e funzionario del Ministero delle Corporazioni, dopo aver prestato servizio di prima nomina nel 7° reggimento alpini come sottotenente di complemento nel 1937 e come richiamato per istruzione nell'ottobre 1939, fu promosso tenente dal 1° gennaio 1940. Il 2 ottobre 1941, richiamato per mobilitazione, raggiunse in zona di guerra il Comando della 7^ Armata. Trasferito poi nel giugno 1942 al 1° reggimento alpini della Divisione “Cuneense” ed assegnato a disposizione del Comando del reggimento, partì il 28 luglio per la Russia. Caduto prigioniero durante il ripiegamento dalle posizioni del Don, fu internato in vari campi di prigionia mai piegandosi agli aguzzini sovietici.
    Nel dicembre 1945 , a rinnegati italiani agli ordini di Togliatti dai quali lui ed altri prigionieri di varie nazionalità venivano esortati a far causa comune con l'infernale paradiso sovietico, disse: “Noi abbiamo un dovere, quello di riportare in Italia intatte la bandiera e la fede che migliaia di fratelli caduti nelle steppe gelate di Russia e sui campi di battaglia ci hanno affidato. Siamo prigionieri ed abbiamo perduto la grazia di essere uomini liberi, siamo sempre legati ad, un giuramento e,dobbiamo mantenerlo per essere degni dei nostri Caduti. Signori, noi siamo i deputati dei morti”. Per queste parole, applaudite da prigionieri italiani, tedeschi, ungheresi, spagnoli, che lo abbracciarono piangendo,ebbe un trattamento speciale che lo portò alla malattia e poi alla morte nel campo di prigionia 160 a Susdal il 24 settembre 1947.
    E' famosa la sua Preghiera,riportata in Italia a memoria del Ten. Medico M.O. Reginato suo compagno di prigionia.
    Sabato 2 Ottobre 2004 durante lo svolgimento del 1° Raduno Alpino di Raggruppamento è stata intitolata a suo nome una piazza a Cagliari.

    Medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: Ufficiale addetto ad un Comando di reggimento alpino, sostituiva volontariamente, nel corso di un aspro combattimento, un comandante di plotone caduto. Durante dieci giorni di ripiegamento, si batteva sempre alla testa dei suoi uomini, con eroico slancio infliggendo al nemico, in successivi scontri, gravi perdite. In un'ultima azione, preclusa ogni via di scampo, dopo una disperata resistenza che s'imponeva alla ammirazione dello stesso avversario, veniva travolto e catturato. Durante dura e tormentosa prigionia serbava contegno superbo per virile fierezza, sdegnosa noncuranza di sopraffazioni e violenze, incrollabile amor patrio e generoso altruismo. Colpito da grave morbo soccombeva, debellato nella carne, ma non nel mobilissimo spirito. (Fronte russo, 17 gennaio 1943 – 24 settembre 1947 )

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