Replying to IRREDENTISMO MALTESE

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  1. Posted 16/2/2012, 17:15
    Lotto di 2 VOLANTINI STAMPATI A CURA DEL COMITATO D’AZIONE MALTESE, di cm. 33, 5 x 25, databili 1943 circa:



    Il primo riporta una frase di NAPOLEONE: ‘L’IMPERATORE NAPOLEONE AVREBBE DESIDERATO MALTA COME SUA TERRA D’ESILIO “…MALTA MI SAREBBE STATA ABBASTANZA CONVENIENTE E, ALMENO PER QUALCHE ANNO, MI CI SAREI TROVATO BENE. IL SUO CLIMA MI AVREBBE RICORDATO L’AFRICA E L’ITALIA, DUE TEATRI DELLE MIE VITTORIE; LA LINGUA CHE VI SI PARLA MI AVREBBE FATTO CREDERE D’ESSERE NELLA MIA PATRIA, IN CORSICA”’



    Il secondo contiene il seguente testo: ‘MALTA DEVE ESSERE RESTTUITA ALL’ITALIA perché E’ ITALIANA DI RAZZA, DI RELIGIONE E DI STORIA;

    PERCHE’ L’INGHILTERRA LA OCCUPO’ IN NOME DEL RE DI NAPOLI E CON TRUPPE COMANDATE DA UN CAPITANO BRITANNICO IN DIVISA DI UFFICIALE BORBONICO;

    PERCHE’ I BORBONI NON HANNO MAI RICONOSCIUTO COME LEGITTIMO IL POSSESSO INGLESE DI MALTA;

    PERCHE’ I RE D’ITALIA SONO GLI EREDI DEI DIRITTI BORBONICI SUL REGNO DELLE DUE SICILIE’.



    Rari documenti dell’irredentismo maltese, con minimi strappetti marginali riparati, buoni esemplari.


    CARMELO BORG PISANI E L’IRREDENTISMO MALTESE

    L’irredentismo maltese ebbe la sua punta di diamante in Carmelo Borg Pisani. Egli nacque il 10 agosto 1915 a Senglea ( vicino a La Valletta) nell’isola di Malta, inglese per usurpazione, ma culturalmente italiana. Fin da piccolo frequentò l’istituto Umberto I, centro culturale efficiente e bandiera di fervente italianità. Gli inglesi però non vedevano di buon occhio le organizzazioni e le associazioni italiane a Malta; finché, nel 1936, finirono per rompere ogni indugio, adottando una serie di provvedimenti contro di esse. A Malta il Partito Nazionalista era tenace assertore dell’indispensabilità della cultura italiana, mentre il Partito Costituzionale raccoglieva i voti e favoriva gli interessi dei conformisti piegati al servilismo nei confronti dell’occupante. Faro degli irredentisti maltesi era il prof. Avv. Carlo Mallia, illustre docente universitario, che apparteneva all’ala estrema del Partito Nazionalista, il quale si dichiarava irredentista; egli e molti altri maltesi vedevano nel fascismo il movimento che avrebbe potuto liberare Malta. Moltissimi maltesi erano affascinati da Mussolini e la sua popolarità aumentò dopo la conquista dell’Impero. Carmelo Borg Pisani, già a quattordici anni, correva il 1929, era iscritto alle OGIE (Organizzazioni Giovanili Italiane all’Estero), che avevano sede a La Valletta. Dopo quattro anni fu prescelto per partecipare ad un concorso di Capo Centuria a Roma, soprattutto per i suoi entusiastici sentimenti di italia. Vivace com’era, fin da ragazzo amava scalare le scoscese scogliere a picco lungo la costa, spingendosi anche ad esplorare le caverne aperte dalla corrosione dei flutti. Conosceva tutti gli anfratti più reconditi dell’isola, che aveva ripreso in suggestive fotografie. Chiarisco, per chi non lo sapesse, che l’isola, generalmente, ha coste rocciose a picco sul mare. Carmelo amava molto la sua terra natale e nutriva un grande sogno: vedere la sua bella isola «restituita alla grande Madre Italia». Era perciò un fascista convinto; Italia e fascismo erano un tutt’uno inscindibile per Carmelo Borg Pisani, come avveniva per la stragrande maggioranza degli italiani. La sua avversione agli occupanti inglesi non poteva non aumentare col maturare degli eventi politici. Possedendo una estrosa e fresca vocazione artistica, aveva frequentato buone scuole di pittura a Malta, ma poté affinare la sua preparazione frequentando diligentemente ed entusiasticamente l’Accademia di Belle Arti a Roma. Egli non trascurava però l’attività politica; divenne presidente del “Circolo degli Amici della Storia di Malta” ed organizzò manifestazioni culturali e patriottiche. Si costituì a Roma anche il “Comitato d’Azione Maltese” sotto la presidenza del prof. Carlo Millia , dell’Università di Malta, che, perseguitato dagli inglesi, era stato costretto a lasciare l’isola.

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